“Sono l’imperfezione giusta per tutte le donne, infedele ai prototipi”

Per caso mi sono imbattuto su di un profilo Instagram che in maniera del tutto personale, sponsorizza il suo prodotto.

Nulla di strano se immaginiamo che ce ne sono migliaia sul web che fanno la stessa cosa, nulla di strano se questo profilo è di una donna, nulla di strano se il motivo di queste foto si rifanno tutte o quasi allo stesso motivo.

Ma qualcosa non mi torna, c’è una sorta di aggressività in queste immagini, non costruita dal fotografo, che mi sembra espressione naturale del soggetto.

Aggressività mischiata a sensualità, a femminilità, alla voglia di ribaltare qualche forma di schema mentale.

Quello che viene pubblicizzato è una linea di intimo di una stilista emergente.

Saltano gli schemi tipici del glamour per questa categoria merceologica.

Saltano le belle modelle da carta patinata.

Saltano le location di grandi hall di alberghi vittoriani.

E’ lei ad essere immortalata nelle immagine ed è lei che guarda in macchina con aggressività.

Guardo, sfoglio, osservo… chiedo!

Questo modo di mischiare fotografia e prodotto, è il risultato a mio avviso geniale, per far venire fuori “l’imperfezione giusta per tutte le donne”.

Si va ad insinuare nella disabilità cognitiva dell’uomo di riconoscere solo prototipi!

Da qui l’essere… Infedele ai prototipi.

© piero colafrancesco